domenica 18 aprile 2010

Recensione tratta dal giornale "Il Denaro"

autoricampani/Luigi Polito

Romanzo sulle scuole della città

Il titolo "Il banco sopra la cattedra" nasce da un'idea suggestiva di un folto gruppo di studenti napoletani che ha voluto esprimere il proprio dissenso nei confronti dei tradizionali rapporti esistenti nei luoghi dell'apprendere." un romanzo-documento che narra attraverso storie di vita divertenti, amare, ironiche, a volte drammatiche, i misfatti, le assurdità, le incongruenze che gli studenti vivono quotidianamente nelle università e nelle scuole della nostra città. Dall'incontro di questi racconti, frutto di uno strano intreccio tra realtà e fantasia, i cui confini sono difficilmente scindibili, prende corpo una miscela esplosiva ricca di emozioni, proteste e speranze per il nostro futuro. Perché chi viene a Napoli dovrebbe leggere questo libro?Chi viene in visita a Napoli è convinto di assistere ai soliti stereotipi, che da secoli sono appiccicati sulle nostra pelle, fatti di tarantelle, mandolini, strane situazioni che quasi sempre finiscono "a tarallucci e vino". In questo romanzo invece, i nostri giovani esprimono con lucida razionalità e ironia, il desiderio concreto di rappresentare una città diversa, che non vuole più rimuovere le sue conflittualità, ma intende riscattarsi, dimostrando che soprattutto nei luoghi dell'apprendere vi è una grande volontà di trasformazione sociale. Tutte le storie narrate dagli studenti in questo libro hanno luogo e si svolgono nella città di Napoli, nelle tipiche stradine della zona universitaria, del centro antico e offrono al lettore la possibilità di conoscere i meandri di quest'affascinante metropoli che pullula di vita in tutti gli angoli delle strade.


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Il banco sopra la cattedra
Luigi Polito
Editore Altravista
pagine 118
euro12,00

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